A LAMBRATE I FASCISTI NON LI VOGLIAMO

Lo scorso mese di ottobre nel nostro quartiere di Lambrate è stata aperta una sede di un’associazione chiamata “Ideopolis”. Questa associazione non solo fa riferimento alla destra milanese ma possiamo definirla di orientamento fascista, nonostante faccia di tutto per nasconderlo. In particolare il loro riferimento è all’organizzazione neofascista Azione Studentesca fuoriuscita a sua volta da Azione Giovani di Alleanza Nazionale.

“Ideopolis”si presenta sul territorio in modo ambiguo e con un linguaggio molto generico. Ne è un esempio la raccolta di firme “contro il degrado del ponte di Lambrate”, pur sapendo che la responsabilità dello stato di abbandono da parte del Comune di Milano è del centrodestra che governa la città da ben 18 anni.

Sono passati molti anni, ma in molte famiglie lavoratrici, tra gli operai dell’Innocenti e delle fabbriche di Lambrate sopravvissuti alle deportazioni nei campi di sterminio nazisti, è ancora vivo nella memoria il ruolo di aguzzini e delatori dei fascisti che tanti lutti e sofferenze hanno causato. Il fascismo con la sua ideologia razzista e militarista è servito ad ingrossare i profitti dei grandi capitalisti.

In tempi come questi caratterizzati da un durissimo attacco alle condizioni di vita di operai e lavoratori, con i licenziamenti, con l’aumento della cassa integrazione e della mobilità, con una sempre maggiore precarietà per i più giovani, a cui si aggiungono i continui aumenti dei costi della vita, della casa, della scuola, della sanità sempre più privata, l’azione dei gruppi neofascisti, dichiarati o mascherati che siano, si concretizza nel sostegno diretto e indiretto a queste politiche.

E’ il caso, ad esempio, della vasta mobilitazione studentesca contro la “riforma Gelmini”, occasione in cui piccoli gruppi neofascisti hanno svolto un’azione di sostegno ai tagli previsti.

Anche sul tema dell’immigrazione i gruppi neofascisti hanno alimentato in questi ultimi anni tanto la propaganda razzista quanto la “guerra fra poveri”, cercando di rompere i legami di solidarietà e di unità fra lavoratori e favorendo così l’alto tasso di sfruttamento della manodopera immigrata e, quindi, di tutta la classe lavoratrice.

“Ideopolis” é dunque un corpo estraneo perché il territorio di Lambrate da sempre si è contraddistinto per aver fatto vivere momenti di solidarietà. Lotta contro i licenziamenti nelle fabbriche e nelle scuole, lotta e solidarietà verso i lavoratori immigrati e senza permesso di soggiorno, lotta e solidarietà verso le famiglie Rom continuamente sgomberate da Via Rubattino.

La Lambrate che noi vogliamo e nella quale ci riconosciamo è quella delle tute blu dell’Innse, delle e degli insegnanti e studenti/esse contro la riforma Gelmini, è quella delle famiglie e delle maestre che accolgono i bambini Rom permettendogli di continuare nello studio, è quella antirazzista e solidale.

Poiché non solo a Lambrate, in questo periodo, grazie ai finanziamenti e alle coperture politiche delle forze di governo, sono stati aperti spazi di orientamento fascista, ci sembra urgente denunciare queste situazioni, smascherandone i reali obiettivi e trovando momenti di iniziativa comune, la partecipazione e la lotta degli operai, dei lavoratori, degli studenti, per affermare i bisogni degli sfruttati riuscirà a togliere agibilità ai fascisti.

SU QUESTI TEMI LAVORIAMO PER COSTRUIRE UN INCONTRO PUBBLICO

Milano, 27 Novembre 2010

Aderiscono all’appello di alcuni/e lavoratori e studenti antifascisti di Lambrate:
Panetteria occupata, Partito di Alternativa Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà della zona 3, CSA Baraonda

Per adesioni e contatti: lambrateantifascista@gmail.com

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