Ven 25.01 \ Sab 26.01 | [ILVA] Da Taranto a Milano due giorni di lotta e controinfomazione

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Mercoledì 16 Gennaio 2013 assemblea pubblica per presentare la due giorni di lotta alle ore 21:30 al Centro Occupato Autogestito T28 via dei transiti 28 – MM1 rossa Pasteur – Mi

ILVA 25 e 26 gennaio 2013 | DA TARANTO A MILANO 

DUE GIORNI DI LOTTA E DI CONTROINFORMAZIONE

Qui l’evento su facebook

NO A RICATTI – LICENZIAMENTI – SFRUTTAMENTO – DEVASTAZIONI AMBIENTALI E TERRITORIALI

Sì AI DIRITTI – OCCUPAZIONE – SALUTE – REDDITO – AMBIENTE

Durante la scorsa estate è emersa in tutte le sue contraddizioni la questione ILVA.

Da decenni la città di Taranto e il territorio circostante vengono avvelenati e devastati indiscriminatamente dalle emissioni nocive dell’impianto siderurgico di proprietà della famiglia Riva. La questione dell’ILVA di Taranto ci pone in modo inequivocabile davanti alla contraddizione tra salute e lavoro.

Nel nome del profitto la famiglia Riva e lo Stato non si sono fatti scrupoli ad imporre ai lavoratori e alla città una scelta esclusiva tra i propri interessi e quelli dell’azienda posta come condizione per la sopravvivenza economica del territorio.

Questo ricatto é ulteriormente aggravato dalla crisi che rende la disoccupazione un timore concreto e la ricollocazione un’utopia.

Come spesso accade nella tradizione industriale italiana il profitto viene messo davanti ai lavoratori, alla salute e al territorio. Il 2 Agosto 2012 avviene una rottura. La solita sfilata delle rappresentanze sindacali italiani si è trasformata nella giornata della distruzione della credibilità delle “alleanze di cartello”.

Il corteo del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti irrompe pacificamente nella manifestazione organizzata dai partiti e da CGIL-CISL-UIL contro il sequestro degli impianti imposta dalla magistratura.

Servendosi di una apecar, che diventerà il simbolo ufficiale del comitato (composto da operai Ilva, lavoratori, disoccupati, precari, studenti, cittadini e militanti antagonisti).
Questa è la prima vittoria del Comitato che, prendendo parola in quell’occasione, ha ricordato la strage di stato della Taranto sterminata da ILVA, CEMENTIR, ENI E MARINA MILITARE, un luogo dove si muore fuori e dentro la fabbrica.
Questi eventi sottolineano in maniera ancora più chiara come tutte
le forze politiche e sindacali siano conniventi con gli interessi dell’azienda. Successivamente il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge “salva Ilva”, nel quale viene permesso
allo stabilimento siderurgico tarantino di continuare a produrre per tutto il periodo di
validità dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

La lotta dei lavoratori dell’Ilva svela ancora una volta la barbarie dell’attuale sistema economico e sociale: il profitto a tutti i costi, niente diritti, bassi salari, luoghi inquinati e pericolosi, orari flessibili e quando non servi più licenziamento immediato.

Contro tutto ciò, lavoratori e popolazione uniti si sono organizzati autonomamente attraverso assemblee pubbliche e mobilitazioni. E’ stata aperta una campagna di sensibilizzazione ed informazione con o scopo di raggiungere i punti nevralgici della città e dei territori circostanti.
Crediamo che l’azione del Comitato sia replicabile e auspicabile in ogni situazione di lotta: accumulare forza per imporre il diritto alla salute e ad una città vivibile. Questi diritti vanno coniugati con il diritto al reddito e servono per determinare processi di legittimazione sociale dell’autorganizzazione.

Per questo e altri motivi abbiamo voluto organizzare una due giorni di lotta confronto informazione e solidarietà attiva nelle giornate di venerdì 25 Gennaio con un presidio sotto la sede legale di Ilva s.p.a. a Milano e sabato 26 Gennaio 2013 con un incontro/dibattito.

A questa due giorni parteciperà il Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti.

Mercoledì 16 Gennaio 2013 assemblea pubblica per presentare la due
giorni di lotta alle ore 21:30 al Centro Occupato Autogestito T28
via dei transiti 28 – MM1 rossa Pasteur – Milano

CSA Baraonda, FOA Boccaccio, SOS Fornace, COA Transiti 28

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