La mattina di venerdì 11 luglio, a seguito di una operazione ordinata di nuovo dalla procura di Torino, in collaborazione con quella di Milano, e di nuovo dai pm Padalino e Rinaudo, si sono presentate le forze del dis-ordine a casa di cinque compagn* con le solite modalità da terrore diffuso, incappucciati e pistole alla mano. Tre di questi compagni, Francesco, Lucio e Graziano, sono stati portati in carcere e sono tutt’ora detenuti perchè accusati di aver partecipato all’azione del 13 maggio 2013. I capi di imputazione sono incendio, danneggiamento, fabbricazione e porto d’armi da guerra e congegni esplosivi e violenza a pubblico ufficiale aggravata. Gli stessi per cui a dicembre erano stati incarcerati Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, ma senza l’aggravante del terrorismo, già bocciata dalla cassazione nel caso dei quattro.
Si ripresenta così il solito teorema che vuole criminalizzare ogni forma di conflitto, ogni lotta che si opponga alla devastazione ed alla militarizzazione del territorio,alle grandi opere inutili e dannose, alla precarietà dell’esistenza, alle logiche del profitto, che si organizzi per la difesa del proprio ambiente, per la casa, contro ogni fascismo o razzismo, contro il carcere e i cie.
Arresti mirati, misure cautelari esclusivamente funzionali a provare a dividere, distruggere e soprattutto a delegittimare la lotta notav. Per provare ad azzittire chi da anni continua la lotta nella valle, ma anche chi resiste difendendo le proprie case come con chi lotta contro nuove forme di schiavismo e per la propria dignità. Questo avviene a Chianocco come a Torino, a Milano come a Cassina de’ Pecchi, dove è appena avvenuto lo sgombero del Presidio dei lavoratori della cooperativa dell’azienda Dielle, in sciopero da più di due mesi.
Ma non riusciranno nel loro vano e violento tentativo, perché siamo tutt* solidali e complici con compagni arrestati, e sempre più consapevoli che la miglior risposta alla repressione è il continuare ancora più determinati a portare avanti le nostre lotte sui territori.
Francesco, Graziano e Lucio liberi – Mattia, Chiara, Niccolò, Claudio
liberi – LIBER* TUTT*
Il collettivo del CSA Baraonda
Per scrivere in carcere:
Claudio Alberto e Zenobi Chiara – Casa di Reclusione “Lorusso e Cutugno”” – via Maria Adelaide Aglietta, 35 – 10151 Torino
Niccolò Blasi e Zanotti Mattia – Casa di Reclusione Strada Casale 50/A – San Michele – 15122 Alessandria
Lucio Alberti e Francesco Sala – Casa Circondariale “S. Vittore” piazza Filangeri 2 – 20123 Milano
Mazzarelli Graziano – Casa Circondariale Via Paolo Perrone n. 4 – Borgo San Nicola – 73100 Lecce