BASTA RAZZISMO
SABATO 8 Novembre @ csa Baraonda
SERATA ANTIRAZZISTA
dalle 22 :
concerto con :
Djambee Ritmo
+
Black Music , Rebel Music
reggae-funk-soul-rap con :
Beppe Rebel , Obeahman e Speak Easy
Mostra fotografica durante il corso della serata
STOP RAZZISMO
Essere immigrati oggi in Italia non è facile. Ed è pure pericoloso, a guardare il numero di aggressioni di cui sono state vittime gli stranieri nell’ultimo anno. Romeni, albanesi, cinesi, africani, mira di accanimenti e violenze sempre più gravi, fino ad arrivare all’omicidio di Abdoul a Milano, ultimo folle scempio di quella che non possiamo far altro che definire una nuova ondata di razzismo.
Insomma, se è fisiologica la crescita del numero di migranti nel nostro paese, il processo di integrazione frena e subisce scossoni. Molti negano, dichiarando che gli italiani non sono razzisti. Forse è vero, o perlomeno lo era. Altrettanto vero è che siamo sottoposti da tempo a una massiccia campagna di imbarbarimento culturale ad opera della politica e dei mezzi di informazione.
In televisione non esistono migranti ma clandestini ed extracomunitari; se un italiano delinque è chiamato delinquente, se un immigrato delinque è chiamato col nome della sua nazionalità. Quindi sullo schermo abbiamo albanesi che stuprano, cinesi che sfruttano il lavoro minorile e slavi che rapinano le ville. Un torto alle centinaia di migliaia di migranti che lavorano e sono sfruttati nel nostro paese. Pensate se tutti i crimini commessi dai nostri compatrioti non fossero dipinti come opera di deliquenti ma di veneti, emiliani, pugliesi e lombardi. Come se esistesse una geogafia del crimine per cui a mortadella e lambrusco corrisponde un’indole ladra e al cacio cavallo una propensione per i reati a sfondo sessuale. Fantascienza? In realtà qualcuno la pensa davvero così, questa è una dichiarazione rilasciata dal ministro della Lega Nord Calderoli alla trasmissione Matrix su Canale 5: "Ci sono etnie con una maggiore propensione al lavoro e altre che ne hanno meno. Ce ne sono che hanno una maggiore predisposizione a delinquere".
Tutte queste generalizzazioni non sono quindi errori di giornalisti distratti ma frutto di una precisa volontà politica volta a creare un clima di xenofobia e intolleranza. Dichiarazioni che infondono una sensazione di paura e insicurezza e giustificano l’adozione di politiche securitarie perché, durante un’emergenza, ridurre le libertà e i diritti individuali non è reato. Non è reato neppure vessare le minoranze, come i Rom, vittime di vere e proprie persecuzioni sottoscritte, o comunque non condannate, dai nostri governanti.
Intanto l’attenzione è catalizzata dalla cronaca e trascura le reali problematiche del paese come la precarietà del lavoro, i tagli all’istruzione, e il problema della casa. E intanto, in questo clima di sdoganamento del razzismo, riprendono piede gli atti di intolleranza e le violenze. Una strategia vigliacca che getta il sasso e toglie la mano, arrivando a dire che l’assassinio di Abdoul, ragazzo nero ucciso a 19 anni a sprangate da un negoziante cui aveva rubato dei dolci, non sia di matrice razzista.
Sabato 8 Novembre al CSA Baraonda di Segrate "stop razzismo", una serata per dire basta, condannare la xenofobia e riportare i fenomeni della convivenza e dell’immigrazione su un piano di trattazione ragionevole e costruttivo.
Centro Sociale Autogestito BARAONDA
Via Amendola, 1 Segrate MI